domenica 15 maggio 2022
Negli scorsi giorni sono usciti sulla stampa locale alcuni articoli che parlavano della presenza di un lupo sul Montello.
Un lupo presunto in realtà, visto che, leggendo il testo e non solo il titolo, veniamo a sapere che l’animale autore di una predazione ai danni di alcune pecore potrebbe essere un lupo, ma anche un cane, mancando la certezza che solo un’indagine genetica darebbe.
Colpisce che si parli del lupo solo in termini di “problema”, e un certo tono allarmistico.
Nella realtà delle cose, la notizia di un ritorno del Lupo sul Montello dovrebbe invece rallegrarci per il dato che ne consegue, cioè che sulla ZSC Montello si sono ricreate quelle condizioni di habitat favorevoli ad un suo ritorno, un dato importante che misura lo stato di conservazione e ripresa ambientale del Montello, favorito dalla stretta vicinanza con le Grave di Ciano e la Piave che fungono da corridoio ecologico per lo spostamento di fauna e flora.
Come cittadini, lettori, ambientalisti, ci chiediamo se questo sia il modo più responsabile di parlare della specie: l’arrivo del lupo scatena ancora ansie nelle persone impressionabili, e da queste derivano inutili conflitti, che hanno come unico risultato quello di metterne a rischio la conservazione.
Noi esseri umani siamo destinati a reimparare a convivere con le altre specie ed è più facile trovare un equilibrio se le informazioni sono gestite in maniera corretta.
Quando questo animale tornerà sul Montello vorremo sentirne parlare in modo più completo: il lupo è un elemento importante negli ecosistemi, un cacciatore selettivo che sceglie le sue prede tra gli ungulati selvatici come cinghiali cervi e caprioli, preferendo animali feriti ammalati o deboli, e in questo aiuta a contenerne l’espansione, a migliorare lo stato di salute delle specie predate limitando il diffondersi di malattie, contribuisce in modo indiretto alla conservazione di altri animali, attraverso le carcasse lasciate sul territorio. Solo occasionalmente preda animali domestici perché facilmente accessibili. Il suo arrivo può certo impensierire chi alleva o possiede bestiame non protetto. Tutti gli altri non hanno motivo per temerlo, il lupo non attacca e sbrana l’uomo.
Ricordiamo inoltre che è protetto dalle leggi dello Stato ed è stato a un passo dall’estinzione. A salvarlo hanno contribuito l’impegno, la passione, il duro lavoro di molte persone, e da decenni si sta lottando perché l’immagine del lupo cattivo, pericoloso e feroce scompaia una volta per tutte per lasciare il posto al rispetto della realtà.
Aderiscono all’appello:
Circolo Legambiente Icaro – Treviso
Circolo Legambiente Piavenire
Comitato per le Grave di Ciano
Gruppo Naturalistico Anthracotherium – Chiuppano (VI)
Gruppo Naturalistico Montelliana APS
LAV Bassano del Grappa
LAV Treviso
LAV Vicenza
LIPU Trevigiana
LIPU Vittorio Veneto
OdV WWF Terre del Piave TV-BL
OIPA Treviso
PRE – Progetto Riccio Europeo Treviso
SOS Anfibi OdV Treviso
SOS Anfibi Padova – Colli Euganei
Grazie Loris.
Aderiamo all’appello.
Sos Anfibi Padova- Colli Euganei. odv
Finalmente un articolo obiettivo sul lupo e non antropocentrico.
Grazie