video dell’associazione SOS Anfibi
stagione: da fine gennaio (posizionamento reti) ad inizio aprile (primo passaggio metamorfosati)
siti di salvataggio in provincia di Treviso – https://www.sosanfibi.it/localit%c3%a0-di-salvataggi/
Qui sotto le istruzioni per chi si avvicina ex novo all’attività. Per i soci di Treviso Sud, far presente che esiste la duplice colonia del laghetto Antille e della Cava Orsenigo, a Treviso Nord, seguita da SOS Anfibi.
Per fare un pattugliamento è necessario vestirsi comodi e caldi. Le serate di pioggia e quelle successive alla pioggia sono le più affollate di anfibi. In particolare, saranno essenziali una giacca impermeabile, scarponcini tipo trekking o almeno un paio di scarpe calde e resistenti all’acqua, due berretti di cui uno di ricambio, indossare almeno il giubbetto catarifrangente obbligatorio da tenere in auto, se non anche giubbetto catarifrangente nel caso lo si abbia, guanti leggeri di materiale plastico, tipo quelli per fare la spesa in negozio.
Si deve avere una torcia potente con autonomia di almeno 3 ore, se possibile a ricarica elettrica, e un secchio ampio tipo pittura, altrimenti specialmente le rane scappano fuori. Il secchio ed i guanti dovranno essere sempre lavati con acqua calda e sapone e un po’ di disinfettante dopo ogni servizio. La torcia serve per vedere dietro le reti, per controllare la carreggiata per intercettare un eventuale anfibio presente, per farsi vedere. Se si vede un animale per strada, prenderlo solo se si e’ sicuri di poterlo fare, senza auto o con auto lontane. Quando è in arrivo un veicolo, abbassare il fascio di luce per non accecare il conducente, e farsi contestualmente vedere.:
Gli anfibi escono dal letargo quando alla sera piove e le temperature raggiungono gli 8-9 gradi, ma le rane di Lataste possono uscire anche con temperature più basse, sempre con la pioggia, anche con 4-5 gradi. Una volta iniziata, la migrazione prosegue sino a fine aprile, quando escono i rospi smeraldini e gli ultimi rospi.
Gli anfibi escono poco prima che faccia notte, cioè all’imbrunire. Le rane infatti escono che si vede ancora qualcosa ad occhio nudo. Sebbene gli animali si muovano per tutta la notte, la massa si muove le prime 3 – 4 ore di quella che è la loro giornata, cioè, se la migrazione cominciasse oggi, dalle 18.15 circa sino alle 22.15, specialmente a inizio sera. Per questo, LA PUNTUALITA’ E’ UNA GARANZIA PER GLI ANIMALI. Arrivare un quarto d’ora dopo l’imbrunire significa, sempre, trovare animali schiacciati. Iniziare alle 18.15 significa iniziare a pattugliare, non parcheggiare l’auto e poi iniziare a vestirsi. E’ anche il momento di maggior pericolo, quello in cui le auto si muovono: a meno che non si cada in un fine settimana, dopo le 22.30 il traffico cessa, e gli animali che uscissero, magari in posti dove non si possono mettere le reti, strade o passi carrai, possono riuscire a traversare indenni.
I principianti dovrebbero recarsi sul posto con un veterano, meglio di giorno, per ricevere istruzioni pratiche su come fare. In modo che, al momento del pattugliamento, si sappia come affrontare le situazioni, come si prende un animale, ecc..
Il pattugliamento si deve iniziare portandosi nei luoghi che non possono essere sbarrati, come le prese che scendono in Panoramica: una volta controllato in profondità l’afflusso nei posti scoperti, si comincia a percorrere le reti di buon passo, prendendo gli animali.
Se possibile non attendere, per lo scarico, di avere il secchio pieno, in quanto gli animali più sotto soffrono. Meglio scaricare con mezzo secchio pieno. Al momento dello scarico, accanto al fiume, si contano ed identificano gli animali, per specie e per sesso (è facile) annotando sul cellulare i dati, che poi verranno trasmessi al responsabile per l’invio alla piattaforma dei validatori. Se si ha un dubbio sulla specie, fare sempre foto, anche di un corpo schiacciato: i validatori li sanno riconoscere.
Nel conteggio della serata vanno inseriti anche gli esemplari schiacciati: difatti è importante sapere quanti animali sessualmente maturi vi sono in quella zona. I morti vanno contati, a fine turno, anche in auto, andando piano, accostando solo in caso di dubbio sulla specie.